January 02, 2021

Italian version (English version below)
Mi chiamo Marco, sono un padre single di 40 anni e vivo a Forlì, una piccola citta della Romagna a metà strada tra il mare e la montagna.
Nel 2018 ho acquistato una Bianchi Aura in acciaio, iniziando a fare qualche giro, scoprendo così la bellezza e le soddisfazioni che la bicicletta da strada può darti.
Nel 2019 passai ad una Bianchi 928 carbon, e imparai cosa poteva regalarti una salita. Da quell’ anno fu un colpo di fulmine tra me e la fatica, e la gioia, che solo una salita sa darti.
A febbraio 2020 ho usato dei vecchi rulli per mantenermi attivo, contro il lockdown da corona virus. Ritornando in sella, grazie ai miglioramenti ottenuti, ho continuato a spingere sempre un po’ di più e ad aumentare gli allenamenti, rinforzando così la condizione fisica e di conseguenza, quella mentale ,e ho cambiato altre due biciclette.
Chiuderò così il 2020 con oltre 10’000 km pedalati. ( 2500 nel 2019)
Spostare sempre un po’ più in là i limiti a cui una salita ti pone è ormai un imperativo, ma mi diverte anche fermarmi per gustarmi e fotografare un particolare del posto in cui sto pedalando, o la sua tranquillità silenziosa.
Praticare il ciclismo, soprattutto se da soli, ti mette di fronte ai tuoi limiti e fa si che la tua forza di volontà evolva.
Dopo anni in bilico senza essere stato pienamente soddisfatto di me stesso, la bici mi ha dato una nuova carica, e una nuova visuale del tempo, oltre che vivere più serenamente anche quel lato di asocialità, o semplice voglia di solitudine, che è in molti noi…

English version
My name is Marco, I am a 40-year-old single father and I live in Forlì, a small town in Romagna halfway between the sea and the mountains.
In 2018 I bought a Bianchi Aura in steel, starting to do some laps, thus discovering the beauty and satisfactions that the road bicycle can give you.
In 2019 I switched to a Bianchi 928 carbon, and learned what a climb could give you. From that year it was love at first sight between me and the fatigue, and the joy, that only a climb can give you.
In February 2020 I used old rollers to keep myself active, against the corona virus lockdown. Returning to the saddle, thanks to the improvements obtained, I continued to push a little harder and increase my training, thus strengthening my physical condition and consequently my mental condition, and I changed two other bikes.
So I will close 2020 with over 10’000 km pedaled. (2500 in 2019)
Always moving a little further the limits to which a climb places you is now an imperative, but I also enjoy stopping to enjoy and photograph a detail of the place where I am pedaling, or its silent tranquility.
Practicing cycling, especially if alone, puts you in front of your limits and makes your willpower evolve.
After years in the balance without being fully satisfied with myself, the bike has given me a new charge, and a new view of time, as well as living more serenely that side of antisocial, or simple desire for solitude, which is in many we…

